| L'attaccante nerazzurro è stato eletto miglior calciatore svedese per la 3a volta. "Sono entrato nella storia di questo Paese"; ma è anche un Ibrahaimovic inedito quello che si è confidato ai media svedesi
Per la terza volta, Zlatan Ibrahimovic ha vinto il Guldbollen, il Pallone d'Oro svedese. Una vittoria annunciata, netta, che ha visto trionfare l'attaccante nerazzurro. Nessun giocatore svedese era riuscito nell'impresa di centrare la tripletta: quindi, Ibra entra di diritto nella storia del calcio svedese (Henrik Larsson, Fredrik Ljungberg e Patrik Andersson, infatti, l'avevano vinto 'solo' due volte, ndr).
"Prima di me se lo sono aggiudicato giocatori fantastici, leggende nella storia del calcio svedese, e poi arrivo io da Rosengård (il quartiere di Malmoe, dove Ibra è cresciuto giocando a pallone per le strade insieme ai ragazzini di diverse etnie, ndr) e vinco tre volte. Dopo questa 'tripletta' ho la sensazione di essermi iscritto nei libri di storia di questo Paese" - ha dichiarato l'attaccante nerazzurro al quotidiano svedese Aftonbladet.
Ibra, che ha ritirato il premio lunedì sera a Stoccolma, si è raccontato a 360 gradi alla radio svedese Radiosporten. Se non avessi giocato a calcio... "Ho praticato anche il taekwondo, ma anche tennistavolo, anche se nel primo ero veramente bravo. Ecco, forse se avessi continuato col taekwondo avrei potuto vincere qualche medaglia olimpica. Diciamo che se avessi scelto uno sport individuale avrei vinto tutte le medaglie possibili".
La vita a Milano... "Mi trovo bene nella zona dove abito, anche se devo ammettere che non visto praticamente niente della città. Questo, però non mi dispiace più di tanto: non mi è mai interessato, in nessuna delle città in cui ho abitato. Vedo la strada per andare ad allenarmi e per tornare indietro", il rapporto coi figli (Maximilian e Vincent, ndr) "Quando sono via per lavoro mi mancano veramente a tanto. C'è stato un periodo della mia vita dove ho pensato anche di mollare tutto e di dedicarmi alla mia famiglia. So anche che il calcio mi mancherebbe troppo: ad esempio, quando sono in vacanza non riesco a stare senza una palla per più di tre giorni".
Ibrahimovic, a cui Mourinho ha concesso tre giorni di riposo in vista del big match di sabato a San Siro contro la Juventus, avrà dunque un altro Guldbollen da lucidare in attesa, un giorno, di poter aggiungere alla sua bacheca dei trofei anche l'altro Pallone d'Oro...
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