| Bergamo rimane campo tabù per i partenopei, sconfitti 3-1 dall'Atalanta. Dopo un primo tempo tranquillo, nella ripresa succede di tutto
Bergamo rimane una città stregata per il Napoli, che si allontana dal vertice della classifica dopo la sconfitta per 3-1 con l'Atalanta, la terza in tre anni sul terreno dell'Azzurri d'Italia. Un risultato che peraltro ci sta tutto, soprattutto per quanto si è visto nel secondo tempo dove i bergamaschi hanno dato il massimo per ottenere una vittoria che inseguivano da cinque giornate e che alla fine hanno ottenuto coi nervi, dopo qualche decisione arbitrale alquanto discutibile.
La novità del primo minuto di chiama Christian Vieri, che torna titolare dopo quasi otto mesi. Formazione inedita quella di Delneri, con due attaccanti puri e Doni che arretra il proprio raggio d'azione per dare una mano consistente al centrocampo. Si inizia subito con Coppola che respinge sulla linea un colpo di testa di Maggio, servito da Denis. L'attaccante argentino, che mercoledì dovrebbe rispondere alla sua prima convocazione con l'Albiceleste, al 27' si vede calpestare la mano fortuitamente da Bellini ed è costretto a lasciare il campo dopo 35 minuti a Zalayeta. E' proprio l'uruguayano ad avere la migliore occasione del primo tempo. Al 42', su assist di Lavezzi, Coppola esce con tempismo e devia il colpo sotto.
A un primo tempo abbastanza soporifero, segue un secondo tempo dalle emozioni forti. L'Atalanta parte con un piglio decisamente migliore e schiaccia il Napoli nella propria metà campo. Al 48' Doni smarca Ferreira Pinto, che eccede in altruismo e anzichè cercare il tiro serve Vieri, ma Iezzo capisce tutto e in uscita evita un gol sicuro. La pressione atalantina continua a crescere e verso il quarto d'ora Floccari di testa sfiora il bersaglio su un paio di corner, a impedirglielo sono prima un balzo felino di iezzo e successivamente Blasi, che salva sulla linea. Ma il gol è nell'aria e arriva al 62' con lo strepitoso Ferreira Pinto, che fa sedere due avversari con una sola finta e scaraventa in rete con un bolide di destro.
Piove sul bagnato per il Napoli, che al 66' rimane in dieci uomini per l'espulsione di Zalayeta, che, già ammonito, sgambetta ingenuamente Talamonti e riceve la seconda ammonizione. Reja ridisegna i partenopei inserendo Pià e passando alla difesa a quattro. A riaprire la partita è una svista di Brighi, che punisce col rigore un intervento chiaramente sulla palla di Manfredini, tra le proteste orobiche. Hamsik spiazza Coppola e pareggia i conti, prima di lasciare il posto a Rinaudo. Delneri toglie Vieri, comprensibilmente stanco, e inserisce Valdes, subito protagonista dell'altro episodio da moviola. La caviglia del cileno viene agganciata dal piede di Contini, ma Brighi stavolta lascia proseguire tra l'insurrezione generale. Delneri perde la testa e viene espulso.
Ma l'Atalanta ha troppa voglia di vincere e va a prendersi di forza i meritati tre punti. Il sinistro su punizione di Manfredini, con la deviazione forse decisiva di gargano, beffa Iezzo e riporta in vantaggio i nerazzurri all'89'. Il difensore, uno che non ha tanto feeling con il gol, eccede nell'esultanza e riceve la seconda ammonizione finendo anche lui sotto la doccia. Poco male, perchè nel primo minuto di recupero Floccari chiude definitivamente i conti deviando in scivolata alle spalle di Iezzo l'assist dell'imprendibile Ferreira Pinto.
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